Fondo Stampe e Fotografie
Fondo Stampe e Fotografie
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La collezione è formata da un cospicuo numero di incisioni, fotografie e cartoline con soggetti riconducibili alle raccolte bibliografiche della Biblioteca, quali Roma, Lazio, Tuscia, Dante e Proverbi. Particolare attenzione è dedicata ai temi archeologici, urbanistici, devozionali e di folklore. Molte incisioni riproducono rilievi di monumenti e palazzi come quelle di Giovanni Battista Falda, Pietro Ferrerio, Alessandro Specchi e Angelo Uggeri.
Sono conservate, tra le altre, le opere di Paul Marie Letarouilly, Marco Sadeler, Denise Auguste Marie Raffet (Souvenirs d’Italie) e soprattutto le incisioni di Giovanni Battista Piranesi in una ristampa della Regia Calcografia Camerale.
Il fondo comprende anche molte piante della città di Roma tra cui le prestigiose stampe di Danesi da antichi rami risalenti agli anni ’30 del Novecento.
Interessante raccolta è anche quella delle incisioni della Divina Commedia, tra cui la preziosa opera di tavole incise da Bartolomeo Pinelli (Bartolomeo Pinelli romano, le sue invenzioni sullo stesso poema di Dante Alighieri di propria mano incise) con le scene del grande Poema immaginate dal maestro romano.
Il fondo, originato dalla raccolta privata di Marco Besso, si è ampliato nel tempo con l’acquisizione di materiale pervenuto in biblioteca con donazioni o acquisti.
Le fotografie sono una preziosa testimonianza della vita a Roma sotto il profilo storico, artistico, urbanistico e sociale, anche di una Roma scomparsa, documentano la città e le sue trasformazioni tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Il fondo è composto da opere che vanno dalla prima metà del sec. XIX ad esemplari e collezioni di anni più recenti, numerose le foto di Romualdo Moscioni, Gioacchino Altobelli, Pompeo Molins, fratelli D’Alessandri, Carlo Baldassarre Simelli, Cesare Vasari, Neue Photographische Gesellschaft e di Michele Schemboche.
Il fondo fotografico raccoglie, inoltre, foto della vita e della famiglia di Marco Besso, del suo palazzo e del suo appartamento, divenuto sede della Fondazione.
Interesse particolare ha la raccolta di foto e cartoline di Salvatore Besso (1884-1912), figlio di Marco, che nei primi anni del Novecento documentò con preziose foto i suoi viaggi come cronista della “Rivista di Roma” e de “La Tribuna”. Molte di queste fotografie riguardano il Medio Oriente, il Giappone, il Siam e la Cina dove Salvatore Besso si trovava nel 1912 proprio nel momento della caduta dell’Impero cinese e poco prima della sua prematura morte.