La Biblioteca
“...possedere una biblioteca vera e
propria, mia, in casa mia, ecco il
sogno di tutta la mia vita,…..”
Marco Besso
STORIA E RACCOLTE
La Biblioteca, con un patrimonio oggi calcolato di oltre 70.000 opere tra monografie ed opuscoli e numerosi periodici, è strettamente legata alla vita del suo fondatore Marco Besso, che l’ha voluta quale sostegno e strumento ai suoi studi. Colto e raffinato bibliofilo, Marco Besso nel 1918, anno dell’istituzione dell’omonima Fondazione, stabilì che la sua biblioteca personale divenisse parte integrante della Fondazione e ne fosse strumento vivo ed aggiornato per i suoi scopi.
È una biblioteca specializzata con sezioni tematiche provenienti appunto dagli specifici orientamenti di Marco Besso e che dopo la sua morte ha continuato ad incrementare le raccolte, seguendo le indicazioni statutarie, con acquisti e annessioni di fondi librari donati da studiosi.
Il corpus originale è costituito da un’ampia raccolta di studi sulla città di Roma, edizioni dantesche e paremiologiche, oltre che da volumi di storia risorgimentale, di studi economici, assicurativi e sociali, argomenti riconducibili all’attività professionale di Marco Besso. Al suo interno è conservata, inoltre, la biblioteca personale di Salvatore Besso, figlio di Marco, con pubblicazioni e diari di viaggio.
Anche se le nuove accessioni hanno sempre seguito l’indirizzo iniziale, le acquisizioni in blocco, le donazioni ed esigenze nuove di studio e ricerca hanno fatto sì che il campo si ampliasse a nuovi filoni, soprattutto quelli riguardanti l’etruscologia e il Lazio.
Le molteplici edizioni antiche, censite in specifici cataloghi pubblicati dalla Fondazione Marco Besso, ed edizioni particolarmente rare sono conservate nelle varie sezioni di appartenenza tematica.
Oltre alle sezioni specializzate, la Biblioteca possiede opere di consultazione generale, repertori, enciclopedie e dizionari, anche storici, quasi tutti a presa libera e collocati nella Sala Lettura.
Numerose le pubblicazioni periodiche (circa 700, di cui un centinaio correnti e tutte inserite nel catalogo nazionale ACNP), molte storiche e di notevole importanza per la conoscenza del periodo risorgimentale e post Unità d’Italia, oltre quelle afferenti allo stesso ambito di ricerca delle monografie.
La Sezione romana, con le sue numerose pubblicazioni monografiche e i molti periodici specializzati, è una delle raccolte private più cospicue ed importanti in Italia. Conserva volumi di storia, arte, archeologia, urbanistica, storia religiosa e delle tradizioni. Meritano particolare attenzione le descrizioni e le guide di Roma che Marco Besso, da appassionato bibliofilo aveva riunito ricercandole attraverso antiquari italiani e stranieri anche in altre lingue, molte delle quali da lui stesso perfettamente conosciute. Nel 1992 è stato pubblicato un catalogo specifico della raccolta e nel 2001 è stata data alle stampe una seconda edizione aggiornata (Guide e descrizioni di Roma dal XVI al XX secolo nella biblioteca della Fondazione, a cura di Gaetana Scano).
La Sezione dantesca rispecchia gli ideali di Marco Besso, uomo del Risorgimento e dell’unità d’Italia. Egli si dedicò alla ricerca di edizioni delle opere di Dante Alighieri acquisendo incunaboli, cinquecentine e quasi tutte le edizioni moderne italiane e straniere della Commedia, oltre ad opere critiche, repertori bibliografici e periodici specializzati. Nel 1967 è stato pubblicato uno specifico catalogo di tale fondo (Edizioni delle opere di Dante nella biblioteca della Fondazione, a cura di Antonio Martini).
La Sezione paremiologica con i suoi oltre 1000 volumi è tra le più rare e particolari, vi sono infatti raccolti volumi di aforismi e proverbi in lingue e dialetti antichi e moderni europei ed orientali. Anche per tale raccolta nel 2006 è stato pubblicato uno specifico catalogo (Le edizioni paremiologiche nella biblioteca della Fondazione, a cura di Laura Lalli).
La Sezione Lazio ed Etruscologia conta oltre 3000 pubblicazioni e circa 60 periodici che riguardano la storia dei comuni del territorio laziale, gli usi, i costumi e le tradizioni, oltre ad un’ampia raccolta di studi sull’Etruscologia.
Di particolare importanza, per il contenuto e per il prestigio dei volumi in esso conservati, è il Fondo Goretti riguardante la Tuscia e proveniente dalla donazione effettuata da Giovanni Battista Goretti, sindaco di Sutri, nel 1926. Contiene oltre 9000 unità bibliografiche e a tale fondo è dedicata una bellissima sala della Biblioteca.
Il Fondo stampe e fotografie, al momento in fase di verifica e schedatura, è formato da un cospicuo numero (10.000 circa) di stampe antiche, fotografie e cartoline con soggetti riconducibili alle raccolte bibliografiche. La maggior parte proviene dalla biblioteca privata di Marco Besso e riguarda la città di Roma, il Lazio, la Tuscia, e la storia dell’arte così da comporre una raccolta omogenea anche a corredo del materiale bibliografico.
La raccolta fotografica riguardante la storia della famiglia e delle attività legate alla Fondazione sono divise in diversi fondi fra i quali quello appartenente a Salvatore Besso (1884-1912) figlio di Marco, una raccolta davvero singolare data la sua attività di inviato in Oriente per il giornale “La Tribuna” con una collezione di circa 10000 cartoline dal 1895 al 1912.
La Biblioteca Marco Besso, dal 1999, partecipa al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), nel polo delle biblioteche pubbliche statali e, pertanto, tutte le unità bibliografiche sono ricercabili nel catalogo SBN. Dal 1994 aderisce al progetto della Bibliografia Romana, una base dati, in cooperazione con altre biblioteche ed istituti presenti a Roma, che rende accessibili tutti i contributi su Roma dal medioevo ad oggi e pubblicati dal 1989. Dal 2004 ha aderito al catalogo nazionale dei periodici ACNP.
La Biblioteca ha in corso la digitalizzazione delle proprie collezioni con l’intento di preservare gli esemplari più delicati e preziosi e, nello stesso tempo, di fornire un ulteriore strumento di consultazione.
La Biblioteca ospita, inoltre, tutti gli eventi che la Fondazione Marco Besso promuove e organizza come mostre, convegni, seminari e presentazioni di libri il cui contenuto riguarda le specializzazioni della Biblioteca stessa.